Nuovo passo della banca americana sui digital asset: via libera agli ETF Bitcoin come collaterale per finanziamenti.
JPMorgan Chase permetterà ai clienti di utilizzare gli ETF spot su Bitcoin come garanzia per ottenere prestiti. Secondo fonti vicine al progetto riportate da Bloomberg, l’iniziativa prenderà il via nelle prossime settimane e interesserà clienti di trading e wealth management a livello globale.
L’istituto di credito ha deciso di avviare questa nuova fase partendo dagli ETF crypto, iniziando dal BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT), che ha già raggiunto oltre $70 miliardi in asset under management (AUM). La decisione si inserisce in una strategia più ampia che mira a consentire a clienti selezionati di ottenere finanziamenti utilizzando asset legati alle criptovalute come garanzia. Prima di tale modifica, JPMorgan accettava gli ETF su criptovalute come collaterale per prestiti solo a determinate condizioni.
Il nuovo approccio della banca americana prevede che gli ETF Bitcoin vengano trattati alla stregua di altri asset tradizionali nel calcolo della capacità di indebitamento dei clienti. Proprio come accade attualmente con azioni, automobili o opere d’arte, anche gli ETF crypto diventeranno parte integrante della valutazione patrimoniale standard.
Nonostante il Ceo Jamie Dimon sia storicamente noto per le sue posizioni scettiche nei confronti di Bitcoin, la banca ha annunciato il mese scorso che presto permetterà ai clienti di acquistare ETF spot sulla principale criptovaluta, seppur senza fornire servizi di custodia.
Le nuove regole si applicheranno a tutti i clienti di wealth management di JPMorgan a livello mondiale, dai clienti retail fino agli high-net-worth individual. La banca integrerà inoltre le partecipazioni crypto nella valutazione del patrimonio netto dei clienti gestiti dal dipartimento di wealth management.