Julian Assange raggiunge un accordo di patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti: i dettagli dell’accordo.
Il co-fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha raggiunto un accordo di patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ), accettando di dichiararsi colpevole di un’unica accusa di spionaggio in cambio di una condanna equivalente al tempo già scontato. Il patteggiamento deve ancora essere approvato da un giudice federale.
La decisione segue un lungo periodo di battaglie legali, udienze e negoziazioni. Dal 2019 Assange era detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, nel Regno Unito.
Come confermato dall’account X di WikiLeaks, in seguito al patteggiamento, Assange è partito dal Regno Unito dall’aeroporto di Stansted e viaggerà verso Saipan, capitale delle Isole Marianne Settentrionali, per l’udienza in territorio americano. Secondo quanto riportato nei documenti giudiziari, si delinea un accordo in cui Assange si dichiarerà colpevole di un solo capo d’accusa. In cambio, il Dipartimento di Giustizia statunitense richiederà una condanna a 62 mesi di reclusione, periodo che coincide esattamente con il tempo già scontato da Assange nel penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh. Successivamente Assange potrà fare ritorno in Australia.
In seguito al raggiungimento dell’accordo la moglie Stella Assange ha affermato:
Julian è libero!!!!
Le parole non possono esprimere la nostra immensa gratitudine a VOI – sì, VOI, che vi siete mobilitati per anni e anni per rendere tutto questo possibile. GRAZIE. GRAZIE. GRAZIE.
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Le accuse a carico di Assange comprendevano 18 capi d’accusa, tra cui il reato di complicità nella violazione dei file del Pentagono e la violazione della legge sullo spionaggio. Se fosse stata approvata l’estradizione negli Stati Uniti, Assange si sarebbe trovato davanti alla prospettiva di 175 anni di reclusione.