Non solo registro distribuito: come funziona e qual è lo scopo della blockchain di Bitcoin
- Blockchain e banche
- La struttura della blockchain: blocchi, header e transazioni
- Sicurezza e inviolabilità
- La blockchain come timechain: ordinare le transazioni in un ambiente decentralizzato
Blockchain e banche
Nel sistema tradizionale, la banca verifica la disponibilità di fondi e aggiorna i saldi dei conti correnti. In Bitcoin, il controllo è decentralizzato. La blockchain mantiene l’archivio di tutte le transazioni, aggiornandosi costantemente. Ogni membro della rete Bitcoin – ogni nodo – conosce lo storico delle transazioni globali e ne verifica costantemente la correttezza. Tale sistema ridondato, in cui tutti conoscono tutto, elimina la necessità di un intermediario fidato.
La struttura della blockchain: blocchi, header e transazioni
La blockchain di Bitcoin è composta da blocchi collegati in una catena. Ogni blocco è strutturato in due parti: l’intestazione e la lista delle transazioni.
- L’intestazione: contiene informazioni chiave quali l’hash del blocco precedente, la Merkle root (una stringa alfanumerica che racchiude l’insieme delle transazioni contenute nel blocco), il timestamp (un codice temporale che indica l’ora approssimativa di creazione del blocco), l’obiettivo della difficoltà per il mining e il nonce. Eseguendo la funzione di hash SHA-256 su questi dati, i miner generano l’hash identificativo del blocco corrente: una sorta di impronta digitale unica che collega il blocco a quello precedente (essendo l’hash di quest’ultimo parte integrante dei dati utilizzati per calcolare l’hash del blocco presente).
- La lista delle transazioni: riporta le transazioni in forma estesa avvenute nei minuti successivi all’approvazione dell’ultimo blocco.
La concatenazione dei blocchi tramite la funzione di hash crea una struttura in cui ogni blocco dipende dal precedente, formando una catena ininterrotta e coerente.
Sicurezza e inviolabilità
La sicurezza della blockchain di Bitcoin è garantita dall’interconnessione dei blocchi e dall’algoritmo di Proof-of-Work. L’hash di ogni blocco è costituito in parte dall’hash del blocco precedente, rendendo impossibile modificare un blocco senza ricalcolare tutti i successivi. La potenza computazionale necessaria cresce esponenzialmente con il numero di blocchi, rendendo gli attacchi antieconomici.
La convenzione vuole che un blocco diventi praticamente inviolabile dopo sei conferme (blocchi successivi). Questo significa che dopo un’ora dall’approvazione di un blocco, il suo contenuto diventa parte immutabile della storia di Bitcoin.
La blockchain come timechain: ordinare le transazioni in un ambiente decentralizzato
Nel mondo digitale, la temporizzazione e l’ordine degli eventi sono fondamentali per garantire l’integrità e la coerenza delle informazioni. Ma come si può stabilire un ordine temporale in un ambiente decentralizzato, dove non esiste un orologio centrale di riferimento? La risposta risiede nella struttura della blockchain, che per questo motivo viene anche chiamata timechain.
- La necessità dell’ordine temporale: in un ambiente decentralizzato, l’ordine degli eventi non può essere determinato attraverso un orologio centrale, poiché introdurrebbe un punto vulnerabile che potrebbe essere attaccato. Ordinare gli eventi con certezza diventa quindi una sfida cruciale.
- Il Consenso di Nakamoto e la Proof-of-Work: Satoshi Nakamoto ha risolto il problema implementando un orologio decentralizzato tramite una blockchain basata su Proof-of-Work. In questo sistema, tutti possono convalidare ciò che è accaduto e l’ordine in cui gli eventi si sono verificati. La soluzione è semplice: la catena con il maggior lavoro computazionale accumulato è considerata la fonte della verità, un accordo noto come Consenso di Nakamoto.
- La limitata applicabilità della blockchain in altri contesti: la decentralizzazione ha il suo prezzo in termini di efficienza. Una blockchain è molto più lenta e meno efficiente di un registro centralizzato. Quando dietro a un progetto è presente una sola o un numero limitato di entità, l’utilizzo di una blockchain può essere inutile. Il valore della timechain risiede specificamente nella sua capacità di ordinare gli eventi in un ambiente decentralizzato senza la necessità di un orologio centrale.
Conclusione
La funzione della blockchain come timechain va oltre il semplice registro delle transazioni, fornendo un mezzo per stabilire l’ordine temporale in un sistema decentralizzato. E’ essenziale riconoscere, però, che le applicazioni della blockchain al di fuori di questo contesto possono essere limitate. In altre parole: in un ambiente decentralizzato, la blockchain è un male necessario ai cui limiti occorre porre rimedio con altre tecnologie come, per esempio, il Lightning Network.
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