La Sec permetterà a certe istituzioni finanziarie di evitare di riportare le criptovalute come passività nei loro bilanci: nuove opportunità per le banche.
Il 12 luglio la Sec degli Stati Uniti ha autorizzato alcune istituzioni finanziarie ad escludere le detenzioni di criptovalute dei clienti dai loro bilanci, a condizione che siano soddisfatti determinati requisiti di sicurezza.
La decisione rappresenta un cambiamento rispetto all’approccio precedente sancito dal Staff Accounting Bulletin No. 121 (SAB 121). Le attuali linee guida del SAB 121 chiedono alle imprese che detengono criptovalute di registrare gli asset dei clienti come passività nei loro bilanci, scoraggiando le banche dall’offrire servizi legati agli asset digitali.
Dettagli dell’accordo
Secondo quanto riportato da Bloomberg, tale modifica arriva in seguito a negoziazioni riservate tra la Sec e alcune importanti istituzioni finanziarie. Per evitare l’obbligo di riportare le criptovalute nei loro bilanci, le aziende devono implementare misure di sicurezza specifiche per proteggere gli asset in caso di bancarotta e attuare controlli interni rigorosi. La Sec ritiene che tali misure siano necessarie per mitigare i rischi associati alle criptovalute, come hacking e fallimenti aziendali, che potrebbero compromettere i beni degli investitori.
L’aggiornamento delle linee guida potrebbe facilitare l’ingresso delle banche e delle istituzioni finanziarie nel mercato degli asset digitali, permettendo loro di offrire servizi di compravendita e custodia ai propri clienti.