Dopo l’halving di Bitcoin i miner devono adattarsi alle nuove condizioni di mercato per continuare a operare: hashrate in calo del 7,6%.
In seguito all’halving di Bitcoin i miner stanno affrontando diverse sfide economiche per rimanere sul mercato. Dati recenti mostrano una diminuzione del 7,6% dell’hashrate, che ha raggiunto livelli simili al periodo dopo il collasso dell’exchange FTX.
Il calo della redditività dei miner è intensificato da una riduzione delle transazioni onchain. Subito dopo l’halving i miner hanno guadagnato elevate commissioni di transazione in seguito al picco di attività del protocollo Runes. Tuttavia, con la diminuzione dell’attività onchain, i guadagni sono rapidamente diminuiti. Le transazioni giornaliere di Rune sono scese da oltre 753.000 a 21.861, facendo sì che i guadagni totali dei miner dalle transazioni di Rune scendessero sotto i 2 BTC a settimana, un calo netto rispetto agli oltre 1000 BTC di aprile.
Per sostenere le proprie operazioni diverse società di mining stanno spegnendo le loro macchine e liquidando i bitcoin minati.
Riduzione della pressione di vendita
Nei mesi successivi all’halving i miner sono stati i principali attori che hanno causato il calo del prezzo di Bitcoin. Tuttavia, dati recenti suggeriscono che la pressione di vendita da parte dei miner stia diminuendo.
Secondo le analisi di CryptoQuant il mercato sta assorbendo le ultime vendite da parte dei miner. La riduzione della pressione di vendita potrebbe creare le condizioni per un nuovo rialzo del prezzo di Bitcoin nel terzo trimestre del 2024.