L’operatore di Borsa svizzero punta a sfruttare la legislazione favorevole e la crescente domanda istituzionale per entrare nel mercato degli asset digitali.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Borsa svizzera SIX, il terzo operatore di Borsa più grande d’Europa, sta considerando la creazione di una piattaforma europea per lo scambio di asset digitali. Il gruppo intende sfruttare la propria reputazione e le leggi svizzere sulle criptovalute per attirare grandi investitori tradizionali sempre più interessati al trading di asset digitali.
Bjørn Sibbern, responsabile globale delle Borse di SIX Group, ha dichiarato:
“Le criptovalute sono diventate sempre più un’asset class riconosciuta. L’azienda sta valutando la creazione di una piattaforma in cui possiamo facilitare il trading, sia di crypto spot che di derivati”.
L’approvazione degli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum da parte della Sec statunitense ha aperto le porte a un forte afflusso di investimenti retail e istituzionali.
SIX, che è di proprietà di 120 banche, gestisce già una Borsa separata, dove dal 2018 sono stati quotati nove bond digitali da emittenti come la banca d’investimento UBS e l’autorità locale della città di Lugano. Sibbern ha suggerito che tale Borsa potrebbe ampliare la sua offerta per includere il trading di criptovalute.