L’azienda di mining rafforza il suo impegno nella sostenibilità mentre il settore affronta sfide e ristrutturazioni.
La società di mining Marathon Digital ha annunciato l’acquisizione di un impianto eolico nella contea di Hansford, Texas, con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità delle operazioni di mining. L’impianto, con una capacità di interconnessione di 240 megawatt e una capacità eolica nominale di 114 MW, utilizzerà ASIC di seconda mano che sarebbero stati altrimenti dismessi o venduti sul mercato secondario.
L’operazione, che dovrebbe concludersi entro il primo trimestre del 2025, permetterà a Marathon di operare con costi energetici marginali pari a zero, grazie all’utilizzo diretto dell’energia eolica prodotta in loco.
Fred Thiel, Ceo di Marathon Digital, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un esempio virtuoso di collaborazione tra il settore energetico e l’industria del mining:
“Riconvertendo le macchine e alimentandole con energia rinnovabile al 100% a costo marginale zero, stiamo sfruttando risorse rinnovabili che altrimenti sarebbero state sprecate, riducendo i nostri costi di produzione di bitcoin”.
Il potenziale dell’energia eolica
Il tema dell’energia eolica nel mining potrebbe portare a sviluppi interessanti a livello globale. Un caso emblematico è quello del Regno Unito, dove si spendono circa $1,3 miliardi all’anno per compensare i parchi eolici costretti a interrompere la produzione a causa della congestione della rete secondo quanto riportato da Bloomberg. Secondo il Ceo di Marathon il mining di Bitcoin potrebbe rappresentare una soluzione efficace per tale spreco energetico, fungendo da regolatore della domanda e ottimizzando l’utilizzo dell’energia rinnovabile in eccesso:
“Gli operatori di rete e i proprietari di impianti a energia rinnovabile devono rendersi conto che aggiungere grandi carichi modulabili, come il mining di bitcoin, direttamente presso i siti di energia rinnovabile è l’unico modo per eliminare la congestione della rete e lo spreco di energia. MARA ottimizza e monetizza ogni singolo elettrone”.
Alcuni Paesi in Europa stanno già esplorando tale possibilità. In Svizzera, il Cantone di Berna ha approvato una proposta per valutare l’integrazione del mining nella propria strategia energetica, mentre Deutsche Telekom sta conducendo un progetto pilota in Germania.
Foundry riduce il personale
Nonostante tali sviluppi positivi il settore sta attraversando anche momenti di difficoltà. Foundry, la più grande mining pool al mondo, ha recentemente annunciato il licenziamento di parte del proprio personale secondo quanto riportato da Blockspace. Il Ceo Mike Coyler ha dichiarato che l’azienda ha ridotto il numero di dipendenti da 274 a 200, con una diminuzione del 27%, di cui il 16% negli Stati Uniti.