TEPCO, la più grande azienda elettrica del Giappone, esplora il mining di Bitcoin con energia rinnovabile in surplus: opportunità da $2,5 miliardi.
Secondo quanto riportato dalla testata Asahi Shimbun, Agile Energy X, una sussidiaria della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO), sta conducendo test per sfruttare l’energia solare non utilizzata per alimentare macchine dedicate al mining di Bitcoin.
Secondo il presidente Kenji Tateiwa, il successo dell’iniziativa potrebbe potenzialmente incentivare un aumento della disponibilità di energia green. Tateiwa ha dichiarato:
“Se i bitcoin diventassero una nuova fonte di reddito per produttori di energia simili, che stanno affrontando investimenti eccessivi, ciò stimolerebbe l’introduzione di più energia green”.
Bilanciamento energetico con fonti rinnovabili
In Giappone la produzione di energia rinnovabile viene spesso ridotta intenzionalmente per bilanciare l’offerta e la domanda o per adattarsi alle limitazioni di trasmissione. Per utilizzare l’energia potenzialmente in eccesso, Agile Energy X ha installato macchine per il mining di Bitcoin vicino a impianti fotovoltaici nelle prefetture di Gunma e Tochigi, vicino a Tokyo.
Nel 2023 circa 1.920 gigawattora di energia sono stati soggetti a riduzioni di produzione in Giappone. Secondo Agile Energy X, se l’energia rinnovabile coprisse il 50% del fabbisogno energetico del Giappone, potrebbero essere sprecati fino a 240.000 gigawattora ogni anno. Utilizzare anche solo il 10% di tale energia per il mining di Bitcoin potrebbe generare fino a $2,5 miliardi (360 miliardi di yen) all’anno.