La società di mining di bitcoin completa la prima fase del progetto da 100 MW nel sito di Yguazù, puntando a 5 EH/s di capacità.
Il 20 aprile l’azienda di mining Hive Digital Technologies Ltd ha annunciato il completamento della fase 1 dello sviluppo infrastrutturale presso il suo impianto principale di Yguazù in Paraguay.
La prima fase del progetto include un data center raffreddato ad aria da 100 megawatt, supportato da una sottostazione completamente operativa da 200 megawatt. Tale infrastruttura è progettata per supportare fino a 5 exahash al secondo (EH/s) di capacità di mining di ASIC di nuova generazione. Il sito è stato originariamente sviluppato da Bitfarms ed è stato acquisito da Hive all’inizio di quest’anno.
Attualmente l’azienda sta operando con 200 petahash di hashrate (PH/s) nel sito utilizzando i suoi Buzz Miners proprietari, con piani di espandere a 8.000 unità operative entro la fine di aprile.
In concomitanza con l’espansione dell’infrastruttura, Hive ha nominato Carlos Anibal Torres come nuovo Operations & Project Manager per il Paraguay. La nomina arriva mentre l’azienda accelera i suoi sforzi di crescita nella regione, puntando a consolidare la sua presenza in Sud America.
Il sito ha già iniziato a ricevere spedizioni di miner ASIC di ultima generazione, tra cui unità Bitmain S21+, con oltre 20.000 dispositivi previsti in arrivo entro la fine di maggio. Hive ha l’obiettivo di raggiungere 5 EH/s in Paraguay e un totale combinato di 11,5 EH/s in tutte le sue operazioni entro la fine del secondo trimestre del 2025.
Luke Rossy, Chief Operating Officer di Hive, ha dichiarato:
“Stiamo eseguendo con convinzione. Puntiamo a raggiungere 25 EH/s entro l’autunno 2025, producendo oltre 12 bitcoin al giorno ai livelli di difficoltà attuali. Con il nostro sito in Paraguay energizzato e l’installazione dei rack in corso, Hive è posizionata per un anno di crescita trasformativa”.
Aydin Kilic, presidente e Ceo di Hive, ha aggiunto:
“Al 31 marzo, abbiamo assicurato depositi per 4,3 EH/s di miner Bitmain S21+, finanziati attraverso una gestione disciplinata della tesoreria”.
Lo scorso gennaio l’azienda aveva rivelato di aver raggiunto un hashrate operativo di 6,0 exahash al secondo (EH/s), un aumento del 47% rispetto ai 4,08 EH/s registrati al 31 dicembre 2023.