La morte di John McAfee, il noto miliardario tecnologico britannico-americano, noto per essere il creatore del primo software antivirus commerciale, è stata ufficialmente dichiarata suicidio da un tribunale spagnolo
Il tribunale spagnolo conferma il suicidio ma i dubbi persistono
La morte di John McAfee, il noto miliardario tecnologico britannico-americano, noto per essere il creatore del primo software antivirus commerciale, è stata ufficialmente dichiarata suicidio da un tribunale spagnolo. Questa decisione arriva a seguito di un ricorso da parte della famiglia di McAfee, che chiedeva un’indagine più approfondita sulla sua morte. Tuttavia, la decisione del tribunale lascia ancora molti interrogativi senza risposta.
Un’improvvisa scomparsa
John McAfee è stato trovato morto nella sua cella nella prigione di Brians 2 a Barcellona, il 23 giugno 2021, poco dopo l’approvazione della sua estradizione negli Stati Uniti per evasione fiscale. McAfee, noto per essere un lude sostenitore delle criptovalute, era stato incarcerato per otto mesi, dopo essere stato arrestato a seguito di anni di evasione delle forze dell’ordine statunitensi.
A dispetto di chi lo vedeva soltanto come un pioniere dell’antivirus, McAfee era anche un forte sostenitore e utilizzatore di criptovalute. Tutto iniziò nel 2011, quando McAfee lesse il whitepaper di Bitcoin. Ne fu affascinato, comprese l’enorme potenzialità della matematica alla base di Bitcoin e ne divenne un forte sostenitore, credendo che avrebbe potuto cambiare il mondo.
L’ombra del dubbio sulla morte di McAfee
Anche se l’autopsia aveva già concluso che McAfee si fosse suicidato e il tribunale spagnolo ha respinto l’appello della famiglia, l’ombra del dubbio persiste. Due anni prima della sua morte, McAfee aveva preso posizione su Twitter affermando che, se “si fosse suicidato“, non sarebbe stato per sua mano.