Le autorità dello Stato sudamericano hanno sequestrato 2.738 ASIC per furto di elettricità: dibattito in corso su una legislazione.
Nella località di Salto del Guairá, Paraguay, le autorità locali hanno sequestrato 2.738 ASIC per furto di corrente elettrica. L’operazione è stata condotta dall’Amministrazione Nazionale dell’Elettricità (ANDE) in seguito al rilevamento di un allacciamento elettrico non registrato.
Secondo l’ANDE l’uso non autorizzato di elettricità è stimato a un valore di 1,1 miliardi di guaraní (circa $146.000) al mese. Oltre agli ASIC sono stati confiscati anche cinque trasformatori e sono in corso quattro accuse penali contro i responsabili dell’attività illegale.
Oltre al recente sequestro, a maggio ci sono state altre due operazioni contro mining farm illegali presenti in Paraguay. Tali operazioni hanno coinvolto varie agenzie governative, tra cui la Polizia Nazionale. Il Paraguay è considerato una località favorevole per il mining di bitcoin grazie alle sue abbondanti risorse idroelettriche fornite dalla centrale di Itaipu sul fiume Paraná.
Nonostante le operazioni governative l’industria del mining continua a operare in Paraguay. Il Paese ospita importanti società di mining, come Bitfarms e Marathon Digital. Lo scorso novembre anche Tether ha annunciato piani per costruire centri di mining nello Stato sudamericano.
Regolamentazione in fase di studio
Attualmente in Paraguay è in corso un dibattito sulle potenziali azioni legislative da intraprendere per regolare il mining di bitcoin. Un disegno di legge avanzato ad aprile propone un divieto temporaneo del mining di 180 giorni o fino all’approvazione di una legislazione completa e alla garanzia di un’adeguata fornitura di elettricità da parte dell’ANDE. Il disegno cita le attività di mining illegali come uno dei motivi per il divieto proposto.