Il nuovo tool open source mira ad accelerare l’adozione di Stratum V2, migliorando i dati sull’efficienza del nuovo protocollo. Intervista a Gabriele Vernetti, sviluppatore open source di Stratum V2.
A quasi cinque mesi dalla pubblicazione della prima versione open source di Stratum V2, viene rilasciato lo strumento Stratum Benchmarking Tool. Il tool, sviluppato dal developer Gabriele Vernetti con il supporto di OpenSats, si propone di migliorare il modo in cui miner e mining pool valutano le prestazioni dei protocolli di mining.
Atlas21 ha intervistato il diretto interessato, Gabriele Vernetti.
Qual è l’obiettivo di Stratum Benchmarking Tool?
“L’obiettivo principale è fornire uno strumento che può essere utilizzato da chiunque, in particolare dai miner e dai gestori delle mining pool, per analizzare e misurare le performance di Stratum V2 in comparazione con quelle di Stratum V1 grazie alla generazione di report dettagliati.
In sostanza dimostrare empiricamente tutto l’efficientamento derivante da Stratum V2. L’interesse principale dei miner e delle mining pool è efficientare le proprie operazioni.
Un altro obiettivo del tool è semplificare il testing del protocollo Stratum V2, operazione non così semplice da effettuare attualmente”.
È utilizzabile da tutte le mining pool? Può installarlo anche chi opera in solo-mining?
“Sì, assolutamente. Chiunque può utilizzare il tool. Lo può utilizzare chi desidera vedere il funzionamento di Stratum V2 a scopo educativo, come lo può usare la mining pool per collegare delle macchine al tool, così come lo può utilizzare un miner per analizzare le performance delle proprie macchine.
Per testare il tool a scopo didattico è possibile utilizzare anche un CPU Miner, vale a dire un software che permette a un computer di agire da miner.
D’ora in avanti lo scopo è coinvolgere più pool e miner possibili per testarlo con diverse macchine”.
Sapete già se qualche mining pool è disposta a testare Stratum Benchmarking Tool?
“Sì, abbiamo mining pool interessate. DEMAND Pool è l’unica mining pool che si basa interamente sul nostro progetto SRI (Stratum V2 Reference Implementation), ovvero l’implementazione di riferimento di Stratum V2. Sicuramente DEMAND Pool è una delle prime che testerà il tool: dimostrando la maggiore efficienza di Stratum V2 rispetto alla versione 1 potrebbe provare ad attirare miner nella propria pool”.
Quali sono le metriche che il tool prende in considerazione per misurare la differenza di performance tra V1 e V2?
“Le metriche misurate dal tool possono essere divise in quattro categorie:
– Rapporto tra share (prove di lavoro) valide e share invalide: si tratta di un parametro molto importante dato che le mining pool pagano un miner in base al numero di share che viene inviato alla mining pool;
– Valore estratto da ogni block template: tale metrica indica quanti bitcoin (subsidy + fee) vengono estratti dal miner tramite la coinbase transaction nel template del blocco su cui sta lavorando;
Stratum V2 rende il processo di mining più efficiente, risparmiando tempo e risorse. Questo significa che, usando Stratum V2, i miner potrebbero guadagnare più satoshi. Nel documento del tool vengono mostrati alcuni esempi in cui, grazie a questa maggiore efficienza, si guadagnano leggermente più satoshi rispetto a Stratum V1. Se le commissioni di transazione aumenteranno in futuro, la differenza potrebbe diventare maggiore;
– Latenza: quanto tempo è necessario per far sì che un miner inizi a lavorare su un blocco nuovo; attualmente quando un nuovo blocco viene trovato dalla rete Bitcoin, la mining pool invia una notifica al miner, il quale non dispone di un full-node. L’arrivo di tale notifica impiega del tempo per arrivare al miner. Dal momento in cui con Stratum V2 il miner possiede un nodo in locale, quel tempo viene risparmiato. Il tempo risparmiato viene impiegato nelle operazioni di calcolo per trovare il prossimo blocco, comportando così un vantaggio in termini di potenza di calcolo prodotta per il miner;– Banda: un altro parametro che interessa ai miner e alle mining pool è l’utilizzo di banda; se da protocollo l’utilizzo di banda viene ridotto, i miner e le mining pool saranno incentivati ad adottare quel protocollo”.
Quali sono i vantaggi che il tool dimostrerà per incentivare l’adozione di Stratum V2 da parte delle mining pool?
“Dal punto di vista puramente tecnico le variabili sono due: latenza e banda. Quindi rapidità nel lavorare su blocchi aggiornati e consumare meno banda possibile.
Un altro incentivo per le mining pool potrebbe essere quello di delegare la responsabilità della selezione delle transazioni ai miner. Seppur controintuitivo, tale aspetto può rappresentare un incentivo per l’adozione di Stratum V2 data la probabile pressione regolatoria che arriverà sulle mining pool nei prossimi anni per confermare o censurare determinate transazioni. In questo modo la mining pool scarica la responsabilità della selezione delle transazioni direttamente al singolo miner”.
Il rilascio di Stratum Benchmarking Tool segna un passo importante per il mining.
Stratum V2 rappresenta infatti un miglioramento rispetto al suo predecessore. Mentre Stratum V1 centralizza la selezione delle transazioni nelle mani delle mining pool, creando potenziali vettori di attacco, Stratum V2 decentralizza tale aspetto permettendo ai singoli miner di creare template di blocchi. Inoltre, il nuovo protocollo migliora la sicurezza e le performance attraverso una comunicazione crittografata e binaria.