A Lugano si è svolta la terza edizione del Plan B Forum, l’evento promosso e organizzato da Tether.
Sabato 26 ottobre si è conclusa la terza edizione del Plan B Forum andato in scena nella città di Lugano.
L’evento ha visto la partecipazione di circa 2700 persone. Tra i protagonisti della conferenza Paolo Ardoino, Ceo di Tether, Adam Back, Ceo di Blockstream, Nick Szabo, noto cypherpunk, Giacomo Zucco, direttore di Plan B Network e Peter Todd, sviluppatore Bitcoin.
Gli interventi sono stati divisi su quattro palchi diversi: il palco principale WAGMI Stage e i palchi secondari P2P Stage, UTXO room e Hal Finney room. La conferenza prevedeva anche un palco gratuito in italiano chiamato Spazio21, dedicato all’approfondimento di tematiche come self-custody, nodi, mining, transazioni e Lightning Network attraverso workshop pratici.
I temi discussi durante la conferenza sono stati molteplici: dai possibili aggiornamenti futuri al protocollo a Bitcoin come strumento di libertà, passando per il successo degli ETF lanciati a gennaio e arrivando alle modalità di protezione della privacy nell’utilizzo quotidiano di Bitcoin.
Ad aprire l’evento è stato il sindaco di Lugano Michele Foletti che ha illustrato gli aggiornamenti dell’iniziativa lanciata due anni fa, spiegando come ad oggi circa 350 negozi accettino pagamenti in Bitcoin, Tether e LVGA, la stablecoin cittadina ancorata al franco svizzero. In merito all’utilizzo dei bitcoin incassati in seguito al pagamento di tasse o servizi da parte della città di Lugano, Foletti ha dichiarato:
“La Legge attuale non ci permette di detenere bitcoin. Speriamo in un cambio di Legge per creare una tesoreria in bitcoin”.
Tra i panel più interessanti The Covenants Dilemma, con protagonisti Paolo Ardoino, Giacomo Zucco, Samson Mow, Paul Faecks e Marco Argentieri. Nella discussione i cinque speaker hanno dibattuto sui vari covenant in fase di studio e sulle loro possibili implicazioni per il protocollo. La conclusione che si può trarre dagli interventi è che l’attivazione dei covenant sembra trovare consenso tra i cinque protagonisti, considerando le migliorie che potrebbero sbloccare in termini di scalabilità e casi d’uso; resta da capire quale proposta sia la migliore da implementare.
A seguire, si è tenuto il dibattito Use of Bitcoin Blockspace, al quale hanno partecipato Luke Dashjr e Bitcoin Mechanic contro Peter Todd e Pete Rizzo, moderato da Stephan Livera. Il confronto ha trattato il tema di cosa costituisca un uso legittimo dello spazio dei blocchi della timechain.
Da un lato, Luke Dashjr e Bitcoin Mechanic, contrari a strumenti quali Inscription, Rune, BRC-20, hanno sostenuto una visione più rigida, etichettando come “spam” le transazioni che si discostano dall’uso puramente monetario. Dall’altro, Peter Todd e Pete Rizzo hanno proposto una visione più flessibile, ritenendo che qualsiasi transazione che paga le commissioni dovrebbe essere minata e considerata legittima.
Durante la giornata di sabato, nel corso del keynote Unstoppable TogETHER, Paolo Ardoino ha dichiarato che Tether possiede 82.454 BTC e 48,3 tonnellate di oro, oltre a più di $100 miliardi in titoli di Stato USA.
Spazio anche all’utilizzo di Bitcoin in difesa dei diritti umani. Durante il panel What it took to free Julian!, la moglie di Julian Assange, Stella, insieme al padre John Shipton e al fratellastro Gabriel Shipton, ha rivelato che la battaglia per ottenere la sua libertà ha richiesto oltre $30 milioni. Il fratellastro ha evidenziato come il sostegno finanziario sia arrivato principalmente da circa 10.000 bitcoiner.
Il panel Bitcoin Privacy moderato da Ben Perrin, host del canale youtube BTC Sessions, con protagonisti Peter Todd, Seth For Privacy e Hodlonaut, ha offerto un quadro complessivo delle soluzioni e delle tecniche di privacy più adatte da utilizzare per proteggere la propria identità durante l’uso di Bitcoin. L’acquisto di bitcoin senza KYC, l’utilizzo di un full-node e l’uso del Lightning Network sono emersi come i metodi principali per minimizzare l’esposizione delle informazioni personali.