Il leader di El Salvador Nayib Bukele è stato rieletto con oltre l’87% dei voti a favore. Si appresta ad affrontare il secondo mandato che lo vedrà in carica fino al 2029: quali prospettive?
Il 4 febbraio si sono tenute le elezioni generali in El Salvador per eleggere il Presidente e l’Assemblea Legislativa del Paese.
Nonostante la presenza di un divieto costituzionale di rielezione, il Presidente uscente Nayib Bukele è stato rieletto per un secondo mandato di cinque anni. La conferma arriva dai risultati degli exit poll che lo vedono in prima posizione con oltre l’87% dei voti a favore in seguito della chiusura dei seggi elettorali. Il partito di Bukele, Nuevas Ideas, ha ottenuto la maggioranza assoluta all’Assemblea Legislativa, rafforzando il controllo del presidente sul potere legislativo.
Il risultato era ampiamente previsto, considerando la popolarità di Bukele nel Paese e la sua posizione di vantaggio nei sondaggi pre-elettorali. L’affluenza alle urne è stata stimata intorno al 70%, un dato in linea con le precedenti elezioni.
Attraverso un post su X il presidente ha dichiarato:
“Secondo i nostri numeri, abbiamo vinto le elezioni presidenziali con oltre l’85% dei voti e un minimo di 58 deputati su 60 dell’Assemblea. Il record in tutta la storia democratica del mondo. Ci vediamo alle 21 davanti al Palazzo Nazionale. Dio benedica El Salvador.”
Le manovre del primo mandato
Nel corso del suo primo mandato Bukele ha adottato politiche preventive contro la violenza delle gang criminali attraverso arresti di massa. Il Paese ha registrato un calo significativo delle attività criminali durante il suo mandato, passando da 53 omicidi ogni 100.000 persone agli attuali 2,4. Tale risultato è stato conseguito attraverso uno stato di emergenza proclamato quasi due anni fa che ha seguito una grande campagna di arresti. A causa di queste misure il presidente Bukele è stato accusato dall’organizzazione internazionale Amnesty International di violazioni dei diritti umani in seguito al dato che vede il 2% di adulti del Paese in carcere.
A settembre 2021 El Salvador è diventata la prima nazione al mondo ad adottare Bitcoin come moneta a corso legale. Il Paese ha sviluppato e introdotto il wallet Chivo con l’obiettivo di promuovere l’adozione di Bitcoin e ha iniziato ad acquistare l’asset tramite le riserve sovrane come piano di investimento a lungo termine.
Il governo ha anche annunciato la sua collaborazione con Tether per introdurre il ‘Freedom Visa Program‘. Tale programma consentirà alle persone di ottenere la cittadinanza salvadoregna investendo 1 milione di USDT o l’equivalente in BTC.
I punti del secondo mandato
Bukele ha basato la sua campagna elettorale sulla promessa di continuare a migliorare la sicurezza pubblica. Ha inoltre confermato il suo impegno a promuovere la crescita economica e gli investimenti stranieri in El Salvador. Ha infine ribadito il suo sostegno all’adozione di Bitcoin come moneta a corso legale del Paese.
In un’intervista a Reuters, il Vice Presidente Felix Ulloa ha confermato l’impegno di El Salvador verso la sua politica su Bitcoin. Nonostante l’appello del Fondo Monetario Internazionale a revocare lo status di moneta a corso legale, Ulloa ha dichiarato che il governo rimane convinto del suo approccio. Ha aggiunto che l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti ha rafforzato questa determinazione.
Per il prossimo anno El Salvador ha programmato l’emissione dei “Bitcoin bond“, che finanzieranno Volcano Energy, azienda di mining di bitcoin alimentata esclusivamente da energia rinnovabile. Continua poi, almeno apparentemente, il piano per lo sviluppo di una ‘Bitcoin City‘, un paradiso fiscale quasi totalmente esente da imposte. Da sottolineare, tuttavia, che dall’annuncio del progetto risalente a dicembre 2021, per oltre due anni nessun passo in avanti sembra essere stato fatto.