Le due aziende raggiungono un principio di accordo da $874,5 milioni per la risoluzione delle loro divergenze legali: i dettagli.
Secondo un documento presentato ieri in tribunale, FTX avrebbe accettato di risarcire BlockFi con un importo di $874,5 milioni e di ritirare qualsiasi rivendicazione contro la società di lending ormai fallita. L’approvazione dell’accordo attende la decisione del giudice fallimentare John Dorsey dello Stato del Delaware.
L’importo di $874,5 milioni comprende una rivendicazione di $185,2 milioni contro FTX.com, relativa al valore degli asset digitali dei clienti di BlockFi detenuti sull’exchange e una rivendicazione di $689,3 milioni contro Alameda Research per i prestiti ricevuti dall’azienda di lending.
Il principio di accordo prevede che $250 milioni della somma totale siano considerati un “credito garantito”, il che darà priorità al risarcimento di BlockFi una volta che FTX sarà uscita dal fallimento. L’importo restante sarà subordinato alla capacità di FTX di rimborsare prima i propri clienti e gli altri creditori.
La condizione di BlockFi
Il 28 novembre 2022 BlockFi ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11, menzionando come causa principale l’esposizione al collasso dell’exchange FTX. Nel 2023 le due aziende si sono citate in giudizio a vicenda: BlockFi rivendicava una somma di $1,3 miliardi derivante da una linea di credito di $400 milioni e quasi $900 milioni prestati ad Alameda Research, mentre la divisione americana di FTX sosteneva un credito di $275 milioni nei confronti di BlockFi.
Secondo alcune stime BlockFi deve risarcire fino a $10 miliardi a oltre 100.000 creditori, incluso $1 miliardo ai suoi tre maggiori creditori e $220 milioni all’hedge fund cripto fallito Three Arrows Capital.