Dopo Revolut anche Robinhood sembra considerare l’ingresso nel mercato delle stablecoin: parte la sfida a Tether?
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Robinhood sta considerando l’emissione di una propria stablecoin in risposta all’espansione del settore e alle nuove normative che influenzeranno il mercato in Europa. Il report suggerisce che, oltre a Revolut, anche Robinhood potrebbe lanciare una stablecoin per competere nel settore dominato principalmente da Tether.
Negli ultimi due anni, Tether ha guadagnato oltre il 20% di quota di mercato. Attualmente, l’emittente controlla circa il 75% del mercato globale delle stablecoin, registrando anche profitti record di $5,2 miliardi nella prima metà del 2024, supportati da una crescente riserva di obbligazioni del governo degli Stati Uniti.
Secondo alcune fonti, il successo di tale modello di business starebbe attirando nuovi operatori nel mercato delle stablecoin.
Regolamentazione delle stablecoin in Europa
Le nuove regole imposte dal MiCA riguardanti i requisiti di riserva e la trasparenza per le stablecoin, che richiedono che il 60% delle riserve sia detenuto in conti bancari, sollevano preoccupazioni tra gli emittenti. Il Ceo di Tether, Paolo Ardoino, ha più volte evidenziato che in Europa, pochissime banche accettano questo tipo di attività, complicando ulteriormente la conformità per gli operatori e aumentando i rischi.