Le aziende russe adottano le stablecoin per aggirare gli ostacoli derivanti dalle sanzioni internazionali negli scambi commerciali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, le aziende russe del settore delle materie prime starebbero adottando sempre di più gli asset digitali per superare le difficoltà finanziarie imposte dalle sanzioni internazionali, mantenere operative le loro attività commerciali e mitigare i rischi associati al congelamento dei conti bancari.
A causa degli ostacoli imposti dai canali bancari tradizionali, due delle più importanti aziende del settore starebbero utilizzando stablecoin, principalmente Tether (USDT), per effettuare transazioni rapide e a basso costo con i partner cinesi. Queste aziende hanno spesso incontrato ostacoli nello svolgimento delle attività commerciali a livello internazionale, in particolare nel ricevere pagamenti e nell’acquisire materiali ed attrezzature necessari.
La posizione della Russia
L’integrazione delle criptovalute nei meccanismi commerciali della Russia rappresenta un cambiamento nella posizione del Paese nei confronti degli asset digitali. Inizialmente scettica, la banca centrale russa ha cambiato il proprio approccio, riconoscendo i potenziali vantaggi delle criptovalute nel superare le barriere finanziarie.
Lo scorso novembre il governatore della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha dichiarato al Parlamento il suo supporto alla sperimentazione di tali pagamenti nelle transazioni internazionali e la volontà di creare un framework legale per l’utilizzo delle stablecoin.