Il 23 luglio verrà votata una proposta di regolamentazione del mining di asset digitali in Russia: l’obiettivo è stabilire un chiaro quadro normativo.
Secondo l’agenzia di stampa russa TASS, un disegno di legge che mira a legalizzare il mining di criptovalute in Russia è in attesa di una votazione alla Duma di Stato, il Parlamento russo, il prossimo 23 luglio. La proposta, presentata dal presidente della Commissione della Duma di Stato sui mercati finanziari Anatoly Aksakov, punta a stabilire un chiaro quadro normativo per le attività di mining.
Attualmente il mining di criptovalute in Russia opera in una zona grigia, non essendo né esplicitamente legale né illegale. Ciò crea incertezze per coloro che operano o desiderano aprire nuovi impianti di mining nel Paese.
Requisiti della proposta legislativa
Se entrerà in vigore, la legge obbligherà i miner a iniziare a pagare tasse sui loro redditi. Inoltre i miner sarebbero costretti a segnalare le loro attività e a conformarsi ai protocolli anti-riciclaggio. L’agenzia anti-riciclaggio russa creerà una lista di indirizzi sospetti associati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
Le società e gli imprenditori individuali che vorranno condurre attività di mining in Russia dovranno iscriversi al registro ufficiale degli operatori. Al contrario i privati potranno esercitare il mining entro i limiti stabiliti di consumo energetico senza doversi iscrivere al registro.
I miner saranno anche tenuti a dichiarare la quantità di criptovalute minate e a mostrare alle autorità gli indirizzi su cui sono detenute.
Il governo avrà anche l’autorità di limitare il mining in determinate aree per prevenire problemi relativi al consumo energetico.