Il rilascio del wallet Silentium ha portato all’attenzione gli indirizzi Silent Payments: metodo conveniente per non fare address reuse.
Nonostante il protocollo consenta di farlo, riutilizzare gli indirizzi Bitcoin porta a una significativa erosione della propria privacy.
Proposti nel 2022 da Ruben Somsen e dallo sviluppatore josibake attraverso la BIP-352, i Silent Payments rappresentano un nuovo approccio agli indirizzi Bitcoin, potenzialmente in grado di offrire maggiore privacy nelle transazioni onchain.
I Silent Payments permettono al destinatario di una transazione di condividere soltanto un unico indirizzo riutilizzabile ma di ricevere ogni singolo pagamento onchain su un indirizzo diverso, evitando così l’address reuse.
In questo modo il destinatario di un pagamento può generare e condividere un unico indirizzo Silent Payments.
Esempio di un indirizzo SP: sp1qqf74m02lzwvk4kskmzn3kcgzkyy2ud6n70m8avgruc7e72yczft22q3t6tpl5hnpslzrlpn874yevunn3ju88dy2m5r8t3gem5zd5wgreq3v9c4v
Al momento i Silent Payments sono supportati sul wallet Silentium, rilasciato il 15 maggio dallo sviluppatore Louis Singer, e dal wallet multicoin Cake Wallet.
Come funzionano i Silent Payments?
Il destinatario crea un indirizzo SP e lo condivide con il mittente. Tale indirizzo non viene mai usato direttamente nelle transazioni, ma funge da base per generare un nuovo indirizzo unico onchain per ogni pagamento. Il mittente utilizza l’indirizzo SP del destinatario per generare un nuovo indirizzo pubblico, utilizzando una combinazione di chiavi pubbliche e private e una serie di funzioni crittografiche.
Tale indirizzo unico appare esattamente come qualsiasi altro indirizzo Taproot, impedendo a un osservatore esterno di sapere se è stato utilizzato un Silent Payments.
I vantaggi
- Comodità: i SP permettono più facilmente di utilizzare un indirizzo unico per ogni transazione, soprattutto per entità che ricevono molti pagamenti come attività commerciali o e-commerce; non necessitano di un web server e perciò possono essere utili anche per donazioni o casi d’uso simili;
- Maggiore privacy: le transazioni non possono essere collegate a un indirizzo SP da un osservatore esterno;
- Nessuna interazione tra mittente e destinatario: al contrario di altre transazioni che puntano a migliorare la privacy degli utenti, i Silent Payments non richiedono l’interazione tra chi invia e chi riceve il pagamento.
I limiti
- Costo computazionale: utilizzando complesse tecniche crittografiche, per il destinatario è necessario scansionare continuamente la timechain per individuare i pagamenti ricevuti, il che può richiedere risorse computazionali significative, specialmente per utenti con un elevato volume di transazioni.
Le reazioni della comunità
Oltre ai complimenti per il lancio del wallet Silentium, ci sono state anche alcune critiche da parte di alcuni utenti della comunità Bitcoin.
Rivolgendosi allo sviluppatore di Silentium Louis Singer, Pavol Rusnak, co-fondatore di Satoshi Labs, ha scritto:
“Lo stai sopravvalutando. Una volta che inizi a spendere le monete, inizi a perdere privacy. Bisogna essere cauti riguardo a questo e menzionare sempre le avvertenze per evitare che le persone perdano privacy. È uguale a ricevere pagamenti su un nuovo indirizzo appena generato da un’unica XPUB, poi iniziare a unire gli UTXO insieme, rivelando lentamente la struttura dell’intero account”.
Nicolas Dorier, creatore di BTCPay Server, ha commentato:
“Penso che il termine ‘Silent address’ sia fuorviante, ho fatto la stessa osservazione con i ‘Stealth addresses’ nel 2015. ‘Indirizzo riutilizzabile’ o qualcosa come ‘Indirizzo universale’ sarebbe meglio. Soprattutto perché non ha veramente nulla di silenzioso rispetto alla creazione di nuovi indirizzi”.