Lightspark introduce un layer 2 per pagamenti istantanei, stablecoin e interoperabilità con Lightning.
Spark è un protocollo layer 2 open-source sviluppato da Lightspark, pensato per offrire pagamenti istantanei a basso costo, senza la necessità di intermediari. Permette di creare wallet e applicazioni che interagiscono direttamente con la rete Bitcoin e Lightning. L’obiettivo dichiarato dell’azienda è trasformare Bitcoin in una vera moneta digitale globale, risolvendo i limiti di scalabilità del layer di base.
Lightspark, società guidata da David Marcus (ex PayPal ed ex Facebook), ha lanciato Spark ufficialmente in versione beta il 29 aprile 2025. Gli sviluppatori possono già utilizzare gli SDK (Wallet e Issuer) di Spark per costruire wallet self-custodial compatibili con Lightning e token (come stablecoin) nativi per la rete Bitcoin.
Il funzionamento
Spark adotta un approccio basato sulle statechain, consentendo di trasferire la proprietà di un UTXO off-chain tra diversi utenti senza utilizzare la blockchain principale, riducendo così i costi e i tempi di transazione. Invece di eseguire una transazione on-chain che sposta fisicamente l’asset, gli utenti acquisiscono i diritti di firma o il controllo su una chiave che rappresenta un UTXO di bitcoin. I trasferimenti avvengono tramite una catena di firme e un meccanismo che permette alle transazioni successive di sovrascrivere le precedenti, garantendo che né l’utente né il fornitore di servizi (Spark Service Provider, SSP) possano perdere fondi durante l’operazione.
Spark è progettato per essere completamente interoperabile con il LN, supportando non solo transazioni in bitcoin, ma anche stablecoin e altri asset tokenizzati. Gli SSP facilitano i pagamenti Lightning accettando fondi su Spark e convertendoli in transazioni Lightning o viceversa, eliminando la necessità per gli utenti di gestire nodi o preoccuparsi della liquidità dei canali. Ad esempio, un utente può pagare un’invoice LN con una stablecoin su Spark, con l’SSP che converte la stablecoin in BTC in background e invia i fondi al destinatario.
Modello di firma condivisa (multisig 2-di-2)
A differenza del modello di fiducia del LN, il quale si basa su canali bidirezionali peer-to-peer con una logica di smart contract, Spark implica un’entità coordinatrice, lo “Spark Service Provider” (SSP). Questo sposta parte del rischio dalla gestione della liquidità dei canali alla fiducia negli operatori che firmano le transazioni off-chain. Il compito dell’SSP è quello di firmare “ciecamente” (blindly) per conto dell’utente, il che significa che l’SSP non vede il contenuto della firma e non sa nemmeno se sta firmando una transazione Bitcoin o altro.
I bitcoin depositati su Spark rimangono sempre sotto il controllo dell’utente. Quando un utente invia fondi a Spark, questi vengono inizialmente trasferiti su una statechain. Una volta che i fondi sono sulla statechain, i pagamenti sulla rete Spark avvengono istantaneamente e a costi prossimi allo zero.
Al centro della sicurezza di Spark vi è l’utilizzo di uno schema di firma condivisa, in particolare un modello multisig 2-di-2. Questo significa che per autorizzare una transazione sono necessarie due chiavi, e l’utente ne detiene sempre una. Quando gli utenti depositano fondi su Spark, li inviano a un indirizzo multifirma. Qui, essi mantengono il controllo dei propri fondi e possono eseguire un’uscita unilaterale senza la necessità di interagire con altre parti.
Ogni pagamento è consentito da uno Spark Service Provider (SSP), che deve co-autorizzare la transazione insieme all’utente affinché essa sia valida e abbia successo.
Sebbene attualmente la rete sia gestita solo da Lightspark e da un altro operatore (Flashnet), gli utenti non rischiano di perdere i fondi anche se questi operatori smettessero di collaborare. Infatti Spark offre la possibilità di forzare unilateralmente il ritorno dei bitcoin sulla mainnet in qualsiasi momento. Gli utenti possono uscire da Spark in due modi: tramite un’uscita cooperativa (più economica e veloce) o un’uscita unilaterale (più lenta, ma possibile in caso di malfunzionamento o perdita di fiducia). Lightspark ha dichiarato l’intenzione di aggiungere più operatori in futuro per aumentare la decentralizzazione.
Struttura delle commissioni
Per quanto riguarda le commissioni, le transazioni all’interno della rete Spark sono a zero fee. Le uniche commissioni che gli utenti dovranno sostenere sono quelle on-chain di Bitcoin per il deposito o il prelievo di fondi da Spark. Inoltre, il trasferimento di bitcoin da Spark al LN comporta una commissione dello 0.25% più le commissioni di routing. Al contrario, una transazione dal LN a Spark ha un costo dello 0,15%.
Il protocollo token nativo LRC20
Introdotto nell’estate del 2024, LRC20 è un protocollo per l’emissione di token pensato per essere compatibile sia con la mainnet di Bitcoin che con il LN. Chiunque può emettere un token LRC20. Il protocollo supporta anche operazioni di freeze e burn, conferendo al wallet di emissione originale il potere di congelare token su qualsiasi indirizzo, impedendo transazioni fino allo sblocco. LRC20 è principalmente progettato per l’emissione di stablecoin e asset regolamentati.
Dopo averlo testato a fondo, il team di Lightspark ha deciso di far girare nativamente il protocollo LRC20 su Spark, per consentire l’emissione di token sulla rete.
Ecosistema e partnership
La nascita di Spark ha fin da subito attirato l’interesse di altri progetti Bitcoin. Tra le varie partnership stabilite, il wallet multisig Theya ha integrato Spark per offrire ai suoi utenti pagamenti in bitcoin e stablecoin più semplici e veloci.
Lo scorso maggio, Breez ha annunciato una nuova implementazione del Breez SDK basata su Spark, che consente agli sviluppatori di integrare pagamenti Lightning direttamente nelle proprie app tramite Spark. Come parte di tale collaborazione, Breez agirà anche come Spark Service Provider, contribuendo a espandere l’ecosistema. Secondo le due società, tale partnership fornirà agli sviluppatori nuovi strumenti Bitcoin-native per casi d’uso come pagamenti in streaming, rimesse internazionali e micro-pagamenti per AI.