Il nuovo protocollo di comunicazione punta a migliorare l’industria con vantaggi misurabili in termini di efficienza e sicurezza.
Un nuovo studio condotto da Hashlabs, in collaborazione con il team di SRI (Stratum V2 Reference Implementation) e figure come Matt Corallo, Alejandro De La Torre e altri, rivela come il protocollo Stratum V2 possa aumentare la profittabilità dei miner rispetto all’attuale standard Stratum V1, utilizzato per oltre un decennio.
Ai microfoni di Atlas21, Gabriele Vernetti, maintainer di Stratum V2, ha dichiarato:
“Questo primo case study dimostra quanto Stratum V2 possa essere d’aiuto anche ai miner, mettendo in sicurezza e aumentando i propri profitti, oltre che a tutto il resto della rete. È solo un primo studio volto a dimostrare come la decentralizzazione possa essere allineata con le dinamiche di profitto tipiche del comparto mining.
In futuro metteremo il focus anche sui benefici per gli operatori delle mining pool, che possono beneficiare dell’efficienza del protocollo per abbassare i propri costi operativi (come quelli per la banda utilizzata dai propri server).
Il riscontro è stato molto positivo: questo primo studio è stato un lavoro congiunto con diversi attori del mercato, tra miner e operatori di mining pool. Come SRI vogliamo continuare a lavorare insieme a tutta la community come fatto in questo caso, diventando un punto di riferimento per tutti gli attori interessati a innovare il campo del mining di Bitcoin”.
La ricerca, basata su test controllati con due ASIC S19k Pro identici, con firmware stock, dimostra che Stratum V2 può incrementare i profitti netti fino al 7,4%. Per un’industria che opera spesso con margini del 10%, ciò potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo sostanziale.
Il protocollo V2 riduce diverse inefficienze che affliggono il sistema attuale. La latenza nel cambio di blocco, ovvero il tempo di attesa che si crea quando un miner deve cambiare block template dopo che un nuovo blocco è stato minato sulla rete, passa da 325 millisecondi a soli 1,42 millisecondi, una velocità 228 volte superiore. Questo si traduce in circa 4,9 ore di hash power completamente sprecato in meno ogni anno.
Un altro problema del mining moderno riguarda le “share stantie” – prove di lavoro che arrivano troppo tardi per essere remunerate, spesso a causa della latenza di rete o di una comunicazione inefficiente. Tuttavia, non tutte le share stantie dipendono da problemi di inefficienza. In media, circa il 2% viene rifiutato per motivi previsti, come quando la share non raggiunge la difficoltà minima richiesta dalla pool. Tale valore è considerato normale nel settore. Il restante 98%, invece, è causato da ritardi evitabili. Con Stratum V1, i miner perdono tra lo 0,1% e lo 0,2% della loro potenza di calcolo in questo modo. Stratum V2 con Job Declaration elimina completamente tale spreco, a condizione che il miner e il nodo della pool abbiano lo stesso livello di connettività. Questo passaggio potrebbe tradursi in un aumento del profitto netto fino al 2% adottando completamente Stratum V2 con Job Declaration.
Nel protocollo Stratum V2, il Job Declaration Client (JDC) è un software che consente ai miner di ricevere direttamente dal proprio nodo Bitcoin locale i job di mining, cioè i template dei blocchi su cui lavorare. Il JDC comunica direttamente con il nodo locale del miner, ricevendo i dati aggiornati per la costruzione dei nuovi blocchi e inviandoli immediatamente al software di mining tramite Stratum V2. Questo permette ai miner di ricevere i job in tempo reale dal proprio nodo, senza doverli aspettare dalla pool, riducendo la latenza e il rischio di lavorare su job obsoleti. Inoltre, se la pool lo consente, i miner possono costruire template personalizzati scegliendo quali transazioni includere nel blocco.
La ricerca mette in luce anche un aspetto spesso trascurato: la perdita di commissioni sulle transazione. Con il protocollo Stratum V1, i miner perdono circa lo 0,75% delle potenziali commissioni per ogni blocco a causa del ritardo nel ricevere i nuovi lavori. Considerando che ogni anno vengono minati circa 52.560 blocchi, questa perdita per blocco si somma a un totale di circa 74 bitcoin all’anno, equivalenti a oltre $8 milioni al prezzo attuale.
Oltre ai vantaggi economici, Stratum V2 risolve una vulnerabilità critica del sistema attuale: il dirottamento dell’hash rate (hashrate hijacking). Il protocollo V1 non cifra le comunicazioni, permettendo ad attaccanti di intercettare e rubare fino al 2% della potenza di calcolo senza che il miner se ne accorga. Il nuovo protocollo elimina tale rischio attraverso crittografia end-to-end e autenticazione.
Secondo lo studio, riducendo la latenza, ottimizzando l’invio delle share e migliorando la sicurezza, Stratum V2 consente un potenziale aumento del profitto netto del 7,4%, derivante esclusivamente da progressi tecnici.