Le autorità americane cambiano rotta sul mixer di criptovalute mentre rimangono preoccupazioni sulle attività di attori illeciti.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha ufficialmente rimosso le sanzioni economiche contro Tornado Cash, come comunicato il 21 marzo in una dichiarazione. La decisione rappresenta un cambio di direzione nella posizione del governo americano verso il servizio di mixing di criptovalute, originariamente sanzionato per presunti legami con attività illecite.
Nonostante la revoca delle sanzioni, le autorità americane hanno sottolineato la continua preoccupazione riguardo alle attività di hacking sponsorizzate da Stati nazionali, in particolare quelle provenienti dalla Corea del Nord. Secondo il comunicato, il Tesoro rimane determinato a utilizzare i propri poteri per contrastare gli attori informatici malintenzionati che sfruttano gli asset digitali e il loro ecosistema per profitti illeciti, con particolare attenzione “ai tentativi del regime nordcoreano di finanziare programmi di armi di distruzione di massa”.
Il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha dichiarato:
“Gli asset digitali offrono enormi opportunità di innovazione e creazione di valore per il popolo americano. Proteggere l’industria degli asset digitali dagli abusi della Corea del Nord e di altri attori illeciti è essenziale per stabilire la leadership degli Stati Uniti e garantire che i cittadini americani possano beneficiare dell’innovazione e dell’inclusione finanziaria”.
La rimozione dalla blacklist segue una sentenza del 26 novembre 2024 della Corte d’Appello del Quinto Circuito degli Stati Uniti, che ha stabilito che l’Ofac ha oltrepassato la propria autorità nel sanzionare gli smart contract immutabili di Tornado Cash. Secondo la corte, tali smart contract non possono essere considerati “proprietà” ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act.
Nonostante la rimozione della piattaforma dalla blacklist, i fondatori di Tornado Cash, Roman Storm e Roman Semenov, continuano ad affrontare problemi legali.