A Viareggio si è tenuto l’evento dedicato allo sviluppo di Lightning Network: i punti salienti della conferenza.
Tra il 2 e il 4 aprile la città di Viareggio ha ospitato il Tuscany Lightning Summit, evento organizzato da Fulgur Ventures dedicato allo sviluppo e al miglioramento di Lightning Network.
L’evento ha visto protagonisti sviluppatori e aziende Lightning che lavorano quotidianamente per innovare e perfezionare le caratteristiche del layer-2 di Bitcoin.
Tra i nomi più noti del settore hanno partecipato Giacomo Zucco, Peter Todd, Roy Sheinfeld, Steve Lee, John Carvalho, Matt Corallo e Christian Decker.
Lo stato della specifica BOLT 12 e la presentazione dell’exchange decentralizzato KaleidoSwap sono stati tra gli sviluppi tecnologici più interessanti di cui si è discusso durante il summit.
BOLT 12 pronto per l’implementazione
Durante il panel “BOLT 12 makes Bitcoin cash”, Steve Lee, Lead di Spiral, ha evidenziato i principali problemi del layer-2 di Bitcoin e ha presentato BOLT 12 (Basis of Lightning Technology 12) come soluzione ad alcune delle attuali sfide della rete.
Le Basis of Lightning Technology (BOLT) sono delle specifiche tecniche che delineano le regole di consenso e gli standard del protocollo Lightning Network.
BOLT 12 è una specifica della rete Lightning proposta dallo sviluppatore di Blockstream Rusty Russell.
L’attuale standard per ricevere pagamenti Lightning, BOLT 11, è ottimizzato per alcuni use case specifici ma presenta ancora alcune criticità: invoice non riutilizzabili, nessuna privacy per il destinatario del pagamento, necessità di interazione tra il mittente e il destinatario della transazione, mancanza del supporto all’utilizzo di indirizzi human-readable come i Lightning Address.
Inoltre pagare più volte la stessa invoice BOLT 11 è rischioso perché può comportare la perdita dei fondi. Infine le invoice BOLT 11 possono essere utilizzate solo per ricevere pagamenti e non per inviarli.
Oggi la principale alternativa a BOLT 11 è il protocollo di pagamento LNURL: nel corso del suo intervento Steve Lee ha voluto sottolineare come LNURL non presenti le proprietà di resistenza alla censura, privacy e sicurezza di Bitcoin onchain.
Essendo un protocollo non nativo di Lightning Network, il problema principale di LNURL risiede nella necessità di un web server, il quale è indispensabile per la creazione di nuove invoice e per continuare a ricevere pagamenti LN.
BOLT 12 risolve i problemi di LNURL e consente:
- il riutilizzo di invoice (dette “offer”) grazie a QR code statici, i quali possono essere utilizzati anche per inviare fondi;
- di non rivelare l’indirizzo del nodo di ricezione del destinatario del pagamento grazie ai blinded paths;
- la creazione di indirizzi human-readable senza l’utilizzo di un web server o di un certificato TLS o un Domain Name System.
In sostanza la proposta BOLT 12 fornisce tutti i vantaggi di LNURL, preservando le caratteristiche di resistenza alla censura, privacy e sicurezza di Bitcoin in maniera nativa su Lightning Network.
In conclusione del suo speech, Steve Lee ha ricordato come Lightning Network debba rispettare le proprietà del denaro contante per allinearsi ai principi di resistenza alla censura, privacy e sicurezza del layer 1 di Bitcoin. Ha poi invitato i principali wallet e implementazioni Lightning a integrare BOLT 12 inizialmente per ricevere pagamenti e successivamente per inviarli.
KaleidoSwap: l’exchange su RGB
Nel corso del panel “Trading assets on RGB”, Gabriele Sabbatini e Walter Maffione hanno presentato una demo di KaleidoSwap, un exchange decentralizzato che permette swap tra Bitcoin e asset su RGB, o direttamente tra due asset RGB.
KaleidoSwap sfrutta la sicurezza del protocollo Bitcoin, la scalabilità di Lightning Network e la programmabilità di RGB per consentire agli utenti di scambiare asset in maniera trustless.
Il codice di KaleidoSwap è scritto nel linguaggio di programmazione Rust e verrà reso open source dopo il lancio ufficiale della versione alpha dell’exchange.
Durante le due giornate del summit si è parlato anche del futuro dei wallet Lightning, dello sviluppo dei Taproot Asset su Lightning, di come integrare Lightning Network in un’app esterna attraverso la libreria Breez SDK e di come incentivare i commercianti ad accettare pagamenti in bitcoin.
A chiudere le due giornate di conferenza è stato lo speech di Peter Todd, che ha confrontato le caratteristiche dei diversi layer-2 di Bitcoin.