Resoconto dell’evento dedicato al principale layer 2 del protocollo Bitcoin organizzato da Fulgur Ventures.
Il Tuscany Lightning Summit 2025, tenutosi il 7-8 maggio a Viareggio, organizzato da Fulgur Ventures, ha riunito sviluppatori ed esperti di Bitcoin e Lightning Network.
L’intervento inaugurale di Giacomo Zucco, direttore di Plan B Network, ha esplorato il ruolo del LN come “linguaggio comune globale dell’economia Bitcoin”. Zucco ha presentato un’analisi degli approcci on chain e off chain, evidenziando le limitazioni del design originale del LN proposto da Poon e Dryja.
“La struttura iniziale del LN presentava limiti,” ha spiegato Zucco. “Era limitata a transazioni tra due parti, con liquidità bloccata e necessità di ribilanciamento dei canali”. Secondo Zucco, il Lightning Network si è evoluto in una “rete di scambio globale” che connette diversi modelli di sicurezza.
Zucco ha illustrato le nuove direzioni di sviluppo, in particolare il passaggio ai canali Taproot per migliorare la privacy delle transazioni. “Se lo scambio di asset sul LN prende piede, anche i canali Taproot verranno adottati,” ha affermato.
Ha presentato diversi modelli di sicurezza, custodia e utilizzo di Bitcoin:
- Swap e submarine swap;
- Cashu (modello custodial basato su Chaumian Mint);
- Fedimint (modello federato);
- Liquid (federazione non soggetta a riserva frazionaria);
- Statechain (utilizzato in Mercury Wallet);
- Ark (definito “trustless in una finestra temporale rilevante”).

Secondo Zucco, la tendenza è verso lo sviluppo di wallet che gestiscono i pagamenti autonomamente, citando Blitz Wallet come esempio di interfaccia che gestisce transazioni da Cashu, Liquid, LN e on chain. “Il modello di sicurezza dovrebbe adattarsi alla quantità di fondi: minore sicurezza per piccole quantità, maggiore sicurezza per importi più elevati”.
Ha discusso dei problemi di privacy degli HTLC (Hashed Timelock Contracts) e della necessità di passare ai PTLC (Point Timelock Contracts). “I canali Taproot rappresentano un aggiornamento locale, mentre i PTLC sono un cambiamento strutturale del LN,” ha precisato.
Zucco ha concluso menzionando i progressi di BOLT 12, in particolare per i pagamenti asincroni su dispositivi mobili offline. Ha citato Phoenix come esempio di wallet che implementa la funzionalità contatti BOLT 12 e ha sottolineato l’utilità di BIP 21 come QR code universale.
La seconda giornata del summit è iniziata con una conversazione tra Stephan Livera e Adam Back, incentrata sul LN e il recente dibattito sulla controversia relativa a OP_RETURN.

In merito alla rimozione del limite al campo OP_RETURN, Back ha affrontato la questione della comunicazione tra sviluppatori e comunità: “La comunicazione è stata gestita in modo pessimo. Il dibattito sarebbe dovuto iniziare un anno fa. Alcuni sviluppatori ritengono che non sia necessario il consenso della comunità per implementare modifiche di standardness, ma ai bitcoiner non piacciono i cambiamenti”.
Il Ceo di Blockstream ha paragonato la situazione allo spam delle email:
“Tutti odiamo lo spam nelle email, ma non possiamo fermarlo completamente. Ciò non significa però che dobbiamo arrenderci. Abbiamo dei filtri, abbiamo delle euristiche, blocchiamo i banner, quindi ci proviamo, no? Non possiamo vincere in modo assoluto, ma possiamo ridurlo provandoci”.
Nella seconda parte della conversazione Back ha discusso dell’interoperabilità tra i vari layer 2 nell’ecosistema Bitcoin. Il creatore di HashCash ha descritto il LN come infrastruttura di connessione tra le diverse soluzioni di layer 2, spiegando come permetta di muovere fondi istantaneamente tra protocolli come Cashu, Liquid, Ark e Fedimint.
Un trend evidenziato da Back riguarda i wallet come Aqua che hanno adottato il modello “nodeless“, effettuando swap continui tra Liquid, on chain e LN. “Con questo tipo di wallet non è più necessario gestire un nodo e canali Lightning. Ciò rappresenta un miglioramento nell’esperienza utente,” ha spiegato.
Le due giornate si sono concluse con una sessione aperta che ha permesso interazioni tra partecipanti e relatori, con vari panel dedicati in particolare allo sviluppo del protocollo RGB.