La Commissione Nazionale per i Titoli e il Mercato Azionario ucraina presenta un nuovo framework fiscale sulle criptovalute.
L’8 aprile l’Ucraina ha proposto un’imposta sulle criptovalute che potrebbe raggiungere il 23% su determinate transazioni, pur mantenendo alcune esenzioni. La Commissione Nazionale per i Titoli e il Mercato Azionario dell’Ucraina (NSSMC) ha pubblicato un framework fiscale che prevede una tassa del 18% sul reddito personale derivante da criptovalute, con un ulteriore contributo militare del 5%. Il presidente della NSSMC, Ruslan Magomedov, ha sottolineato che “la questione delle tasse sulle criptovalute non è un’ipotesi, ma una realtà che si sta avvicinando rapidamente”.
Il framework è stato sviluppato con l’intento di fornire ai legislatori gli strumenti necessari per prendere decisioni informate, considerando vantaggi e svantaggi di ciascuna proposta. “Questi aspetti possono avere un impatto critico sul mercato e sulla responsabilità fiscale”, ha aggiunto Magomedov.
Stablecoin e scambi cripto-cripto non tassati
Un aspetto rilevante della proposta è che l’imposta verrebbe applicata solo quando le criptovalute vengono convertite in valuta fiat o utilizzate per acquistare beni e servizi. Le transazioni cripto-cripto rimarrebbero esenti da tassazione. La commissione ha inoltre suggerito che “ha senso” escludere le stablecoin ancorate a valute estere dalla tassazione o applicare un’aliquota ridotta del 5% o 9%, poiché il codice fiscale ucraino già esclude i redditi derivanti da transazioni in “valori di cambio esteri”.
Il framework affronta anche altre attività legate alle criptovalute come mining, staking, hard fork e airdrop. Il mining è generalmente considerato un’attività commerciale, mentre lo staking potrebbe essere classificato come “reddito da attività commerciale” o tassato solo quando le criptovalute vengono convertite in valute fiat. Hard fork e airdrop potrebbero essere tassati come reddito ordinario o al momento della conversione in denaro.
Soglie di esenzione
La NSSMC ha suggerito che una soglia di esenzione fiscale potrebbe “alleggerire il carico sui piccoli investitori”, pratica già comune in altre giurisdizioni. Sono state inoltre proposte esenzioni per donazioni, trasferimenti tra familiari e per chi detiene criptovalute per un determinato periodo di tempo.
Lo scorso dicembre, Daniil Getmantsev, a capo del comitato fiscale del Parlamento ucraino, aveva annunciato che una bozza di legge per legalizzare le criptovalute era in fase di revisione e si prevedeva che fosse finalizzata all’inizio di quest’anno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy aveva già firmato nel marzo 2022 una legge che stabiliva un quadro giuridico per il funzionamento di un mercato regolamentato delle criptovalute nel Paese.