Il Controllo Doganale americano amplia le misure restrittive sulle importazioni di dispositivi per il mining.
La dogana statunitense (U.S. Customs and Border Protection – CBP) ha intensificato i sequestri di dispositivi per il mining di Bitcoin, estendendo le misure restrittive anche ai prodotti MicroBT e Canaan. La notizia, riportata da Blockspace, segna un’escalation rispetto ai precedenti provvedimenti che riguardavano solo i dispositivi Bitmain.
Secondo documenti esaminati da Blockspace, inclusa una notifica di sequestro di beni del valore di $5 milioni, la Federal Communications Commission ha richiesto alla CBP di requisire anche le unità MicroBT e Canaan. La decisione ha sorpreso gli esperti del settore, considerando che Canaan è quotata in Borsa negli Stati Uniti e MicroBT dispone già di una linea di produzione sul territorio americano.
Will Foxley, analista di Blockspace, ha evidenziato come i sequestri dei dispositivi Bitmain Antminer S21 e T21 fossero iniziati lo scorso anno a causa della presenza di chip AI prodotti da Sophgo, azienda sottoposta a restrizioni commerciali. Foxley ha commentato così la recente notizia:
“L’escalation sembra parte della strategia dell’amministrazione Trump volta a riportare in patria le industrie strategiche legate ai semiconduttori”.
Durante la Bitcoin Conference 2024 il Presidente Donald Trump aveva manifestato il suo sostegno ai miner statunitensi, dichiarando di voler incentivare il mining di Bitcoin negli Stati Uniti per contrastare la predominanza cinese.
La mossa potrebbe avere ripercussioni sul settore del mining: le aziende nordamericane potrebbero trovare difficoltà nell’espandere le proprie flotte di miner. In Oklahoma, un’operazione di mining da 20 megawatt ha 2.000 macchine ferme in attesa, mentre a New York, Bit Digital Inc. ha riferito che 700 macchine sono state consegnate in ritardo.