L’ordine esecutivo di Trump riaccende le speranze di un investimento in Bitcoin da parte degli Usa, ma il legame con l’asset non è scontato.
Il 3 febbraio il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che prevede la creazione del primo fondo sovrano nazionale degli Stati Uniti entro i prossimi 12 mesi. La mossa ha catturato l’attenzione della comunità Bitcoin, scatenando speculazioni su possibili investimenti nella criptovaluta.
Il Segretario al Tesoro Bessent ha dichiarato:
“Metteremo in piedi questa iniziativa entro i prossimi 12 mesi. Monetizzeremo il lato degli asset del bilancio degli Stati Uniti a beneficio del popolo americano”.
La notizia ha avuto particolare risonanza dopo che la Senatrice Cynthia Lummis, nota sostenitrice dei digital asset, ha commentato su X definendola “un grande affare”, utilizzando il simbolo ₿ di Bitcoin.
Il senior investment strategist di Bitwise, Juan Leon, ha sottolineato che l’inclusione di Bitcoin nel fondo è una possibilità concreta. Ha dichiarato che il governo potrebbe inserire Bitcoin nel fondo sovrano, accumulando al contempo più bitcoin per una riserva strategica.
Ma cosa sono esattamente i fondi sovrani e quale potrebbe essere il loro legame con il mercato dei digital asset? Si tratta di veicoli di investimento statali che gestiscono le entrate pubbliche – spesso derivanti dall’export di risorse naturali, come il petrolio – reinvestendole in asset redditizi come azioni, obbligazioni e immobili. Mentre alcuni Stati americani come Alaska e Texas già gestiscono fondi sovrani propri, gli Stati Uniti non ne hanno mai avuto uno a livello federale.
Il legame tra Bitcoin e il futuro fondo sovrano americano non è però scontato. È vero che alcuni dei maggiori fondi sovrani mondiali hanno già un’esposizione a Bitcoin: il fondo norvegese Government Pension Fund Global, il più grande al mondo, detiene circa $500 milioni di azioni di MicroStrategy, mentre il fondo di Abu Dhabi ADQ investe regolarmente in progetti legati ai digital asset. Tuttavia, la creazione di un fondo sovrano americano non implica automaticamente un investimento in Bitcoin.