La parlamentare tedesca Joana Cotar invita all’uso di Bitcoin per diversificare gli asset della tesoreria del Paese, proteggersi dall’inflazione e promuovere l’innovazione.
Attraverso un post su X, Joana Cotar, membro del Bundestag tedesco, ha recentemente criticato la decisione del governo tedesco di vendere i bitcoin confiscati in passato. Secondo Cotar la Germania dovrebbe considerare Bitcoin come un asset strategico per le proprie riserve nazionali, fungendo da copertura contro l’inflazione.
Con una lettera, Cotar ha invitato quattro politici tedeschi all’evento “Strategie per Bitcoin negli Stati Nazionali” che si terrà ottobre, con la speranza di cambiare il loro punto di vista su Bitcoin. Attualmente il governo tedesco detiene 40.359 bitcoin, equivalenti a circa $2,30 miliardi.
Iniziative educative
Per aumentare la consapevolezza su Bitcoin all’interno del Parlamento tedesco, Cotar ha avviato il programma “Bitcoin im Bundestag” come ha raccontato in precedenza ai microfoni di Atlas21. Il progetto mira a educare i colleghi parlamentari sui benefici di Bitcoin. Inoltre, ha proposto l’istituzione di una commissione formale nel Bundestag per evidenziare le differenze tecnologiche tra Bitcoin e le altre criptovalute.
Critiche all’euro digitale
In passato Cotar ha criticato pubblicamente i piani della Bce sull’euro digitale, sostenendo che una sua potenziale introduzione possa minacciare la libertà finanziaria e la privacy dei cittadini europei. Per Cotar l’euro digitale potrebbe diventare uno strumento di controllo eccessivo da parte dei governi.
Lo scorso anno, durante un discorso contro l’euro digitale all’interno del Parlamento di Berlino, ha affermato:
“Nessuno ha bisogno dell’euro digitale. Tranne la Bce e i politici che hanno altro in mente”.