L’azienda dietro lo sviluppo del wallet privacy-focused comunica lo stop del servizio di coordinatore di coinjoin a partire dal 1° giugno: le conseguenze per il settore.
Il 2 maggio, attraverso un comunicato sul proprio blog, l’azienda zkSNACKs ha annunciato l’interruzione del servizio di coordinatore di transazioni coinjoin su Wasabi Wallet a partire dal 1° giugno. Nonostante l’azienda non svolgerà più il ruolo di coordinatore di default dei round di coinjoin, il wallet continuerà a funzionare come un normale wallet Bitcoin con alcune funzionalità di privacy avanzate.
La società ha chiarito che Wasabi Wallet è un software free e open source e continuerà ad essere mantenuto. Chiunque può contribuire, aprire nuove issue, inviare pull request o forkare il progetto. ZkSNACKs finanzierà la manutenzione continua delle funzionalità di base di Wasabi Wallet.
La mossa dell’azienda arriva in seguito ai continui attacchi da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e delle altre autorità americane.
Il 27 aprile la società aveva annunciato il divieto di utilizzo del proprio software per i cittadini statunitensi e per i residenti negli Stati Uniti. L’azienda aveva bloccato per loro l’accesso al sito web e, quindi, la presunta possibilità di scaricare e utilizzare Wasabi Wallet e tutti i prodotti e servizi correlati, inclusi API e interfacce RPC.
Le conseguenze per il settore
Tale decisione da parte di zkSNACKs influisce anche su wallet che si connettono al coordinatore di default di Wasabi per effettuare coinjoin, come Trezor e BTCPayServer.
Attraverso un tweet l’azienda produttrice di hardware wallet ha affermato:
“Coinjoin in Trezor verrà disattivato entro il 1° giugno 2024.
Teniamo molto alla privacy dei nostri utenti, ed è con grande dispiacere che dobbiamo annunciare l’interruzione della funzione Coinjoin per Trezor Suite entro il 1° giugno al massimo, dato che il nostro partner non fornirà più questo servizio.
Tutti i fondi negli account Coinjoin degli utenti rimarranno accessibili anche dopo questa transizione.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti man mano che forniremo maggiori informazioni”.
Le reazioni della community
In seguito all’annuncio, la community Bitcoin ha compreso la decisione dell’azienda.
John Carvalho, Ceo di Synonym, ha commentato:
“Mossa intelligente, nel bene e nel male, il vostro arresto era inevitabile e ora, forse, è stato evitato”.
L0la L33tz, giornalista indipendente sotto pseudonimo, ha affermato:
“In una settimana, il DoJ è riuscito a chiudere 2/3 servizi coinjoin e a far uscire dagli Stati Uniti uno dei più grandi operatori di nodi, causando una totale incertezza normativa.
Spero che le persone coinvolte facciano causa al DoJ per danni”.