Si accende il dibattito sulla gestione del più grande sequestro di bitcoin della storia britannica, mentre il Paese affronta un deficit di $25 miliardi.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il Regno Unito potrebbe vendere $6,3 miliardi di bitcoin acquisiti in passato attraverso sequestri giudiziari per affrontare un deficit nelle finanze pubbliche di circa $25 miliardi.
Il wallet in questione conterrebbe 61.245 bitcoin, provenienti in gran parte da un’operazione che ha coinvolto la cittadina cinese Jian Wen nell’ambito di uno schema di riciclaggio di denaro da miliardi di dollari.
Chris Etherington, partner della società di consulenza RSM Accounting, si è espresso a favore della vendita:
“Esiste un forte argomento a favore della vendita immediata dei bitcoin. La valuta è troppo volatile, troppo speculativa” .
Tuttavia, la questione presenta diverse sfaccettature da considerare. L’esperienza della Germania, che ha venduto circa 50.000 bitcoin per $2,88 miliardi lo scorso luglio, serve da monito: oggi quello stesso ammontare varrebbe più di $5 miliardi.
Non mancano infatti le voci contrarie alla vendita, come quella del gruppo di lobbying Bitcoin Policy, che avverte sui possibili effetti negativi che una simile operazione potrebbe avere.
Il Crown Prosecution Service britannico sta attualmente cercando l’autorizzazione dei tribunali per mantenere il controllo dei bitcoin sequestrati, in vista di una possibile vendita. È importante sottolineare che l’eventuale ricavato potrebbe non essere interamente destinato alle casse dello Stato, dovendo considerare possibili compensazioni alle vittime e costi di recupero.