Un esperimento triennale limitato a grandi investitori, mentre rimane il divieto per i pagamenti al dettaglio.
Il 12 marzo la Banca di Russia ha annunciato una proposta per consentire a un numero limitato di investitori di acquistare e vendere criptovalute, seguendo la direttiva del Presidente Vladimir Putin di presentare proposte al governo per discussioni riguardanti la regolamentazione degli asset digitali nel Paese. La banca centrale ha specificato che solo investitori “altamente qualificati” potranno partecipare a tale esperimento.
Per supportare l’iniziativa, l’istituto centrale ha proposto l’istituzione di un sistema legale sperimentale speciale (EPR) della durata di tre anni. Gli investitori ammessi a partecipare saranno cittadini con depositi e titoli superiori a 100 milioni di rubli (circa $11,5 milioni) o con un reddito nell’ultimo anno superiore a 50 milioni di rubli. Anche le aziende che si qualificano come investitori secondo le normative attuali potranno partecipare all’esperimento.
Non è la prima volta che il Paese presenta l’idea di un commercio controllato di criptovalute. Il vice governatore della Banca di Russia, Alexey Guznov, aveva già accennato in un’intervista lo scorso agosto alla possibilità di consentire a investitori selezionati l’accesso al trading di criptovalute. Anche il Ministero delle Finanze russo ha recentemente confermato che le discussioni sull’esperimento erano in corso da mesi.
Secondo la banca centrale, l’EPR garantirà trasparenza nei mercati delle criptovalute e stabilirà standard per la fornitura di servizi relativi ai digital asset. Il sistema espanderà le opportunità di investimento in criptovalute per trader professionisti e investitori qualificati in grado di gestire i rischi associati.
Nonostante l’apertura al trading per investitori qualificati, l’annuncio ha confermato che la banca non consentirà alcun pagamento al dettaglio relativo alle criptovalute o regolamenti tra individui utilizzando asset digitali. La banca ha proposto di vietare i regolamenti in criptovalute tra investitori al di fuori dell’esperimento e di imporre sanzioni in caso di violazioni. Il Presidente Putin aveva già firmato una legge nel 2022 che vietava i pagamenti con asset digitali.
Malgrado la recente proposta, il Ministero delle Finanze russo ha confermato che il Paese non stabilirà una riserva strategica nazionale di bitcoin. Il viceministro delle Finanze Vladimir Kolychev ha dichiarato il 4 marzo che il governo non ha intenzione di modificare il suo Fondo Nazionale di Ricchezza, considerando gli asset digitali troppo volatili e sostenendo che il livello di risparmio nel Fondo non consente l’aggiunta di asset considerati rischiosi.