Mt. Gox prevede di iniziare a rimborsare i propri creditori entro fine 2023: i dettagli.
In una email inviata oggi ai suoi creditori, Mt. Gox ha rivelato che il curatore fallimentare sta lavorando attivamente per avviare i rimborsi entro fine 2023.
L’annuncio segue una serie di ritardi dovuti a questioni legali. Si prevede che il processo di rimborso continuerà fino al 2024, data la vastità di creditori coinvolti.
Gestione delle restituzioni
Il curatore responsabile della procedura di fallimento di Mt. Gox, Nobuaki Kobayashi, ha comunicato che non sarà fattibile notificare individualmente a ciascun creditore la tempistica del rimborso. Tuttavia, ha assicurato che ogni creditore avrà l’opportunità di monitorare lo stato dei rimborsi attraverso un sistema di gestione delle richieste.
Storia di Mt. Gox
Mt. Gox venne fondata in Giappone ed fu tra i primissimi exchange di bitcoin. Durante il suo periodo migliore, gestiva oltre il 70% di tutte le transazioni Bitcoin.
Nel 2011 la piattaforma subì un grave attacco informatico che risultò nella sua bancarotta nel 2014. Pertanto, Mt. Gox citò l’insolvenza come causa del suo fallimento e avviò i procedimenti di riabilitazione civile quattro anni dopo, al fine di rimborsare i suoi creditori.
La bancarotta di Mt. Gox ha avuto conseguenze rilevanti, coinvolgendo circa 24.000 creditori e causando la perdita di 850.000 bitcoin.
Secondo rapporti recenti Mt. Gox possederebbe attualmente circa 142.000 BTC, 143.000 BCH e 69 miliardi di yen giapponesi.