Contrariamente a quanto si possa pensare, la Cina, nonostante il ban, supera El Salvador per percentuale di cittadini che possiedono criptovalute.
I dati del report mostrano come, al giorno d’oggi, le criptovalute siano legali in 119 Paesi e in quattro territori d’oltremare britannici. La maggior parte di questi Paesi (64,7%) sono economie emergenti o in via di sviluppo in Asia e Africa.
Nonostante questo, tra i 119 Paesi che hanno legalizzato le criptovalute, 20 hanno imposto divieti bancari che limitano le istituzioni finanziarie nelle loro operazioni con gli exchange di criptovalute o i loro utenti. Inoltre, solo 62 dei 119 Paesi dispongono di regolamentazioni complete. Questo numero è aumentato del 53,2% rispetto al 2018, quando solo 33 giurisdizioni avevano solidi quadri regolatori sulle criptovalute.
Attualmente, soltanto un Paese, El Salvador, ha deciso di adottare Bitcoin come moneta a corso legale.
Bitcoin come moneta a corso legale: i casi di El Salvador e RCA
Il 7 settembre 2021, El Salvador fece la storia dichiarando Bitcoin moneta a corso legale attraverso la famosa Ley Bitcoin. Nonostante questa mossa, al momento l’adozione di Bitcoin in El Salvador rimane relativamente bassa. Secondo uno studio sul possesso di criptovalute realizzato da Triple-A, solo l’1,72% della popolazione del Paese possiede criptovalute.
Nell’aprile del 2022, la Repubblica Centrafricana (RCA) è diventata il primo Paese africano, e il secondo a livello globale, ad adottare Bitcoin come moneta a corso legale. Tuttavia, l’esperimento è durato poco. Nel marzo 2023, il governo ha revocato la decisione presa un anno prima.
Adozione in crescita nonostante i divieti
Nonostante il ban delle criptovalute, Nigeria, Marocco e Cina si classificano tra i primi 30 Paesi nel Global Crypto Adoption Index di Chainalysis del 2023. Secondo quanto riportato, in Cina si stima che circa il 4,08% dei suoi cittadini possiede criptovalute. Questo dato è in netto contrasto con il basso tasso di adozione in El Salvador, nonostante l’appoggio del governo.