L’Ucraina apre le porte a Bitcoin nelle riserve nazionali con un disegno di legge che concederebbe il diritto alla Banca Centrale di acquistare asset digitali.
I parlamentari ucraini hanno presentato una proposta legislativa che potrebbe consentire alla Banca Centrale del Paese di includere Bitcoin e altre valute digitali nelle riserve nazionali.
Il disegno di legge, depositato il 10 giugno e registrato con il numero 13356, è stato promosso da un gruppo di deputati guidato da Yaroslav Zheleznyak del partito Holos. La proposta prevede modifiche alla legge “Sulla Banca Nazionale dell’Ucraina”, con l’obiettivo di autorizzare la NBU (Banca Nazionale dell’Ucraina) a detenere asset digitali accanto a oro e valute straniere.

Il progetto non obbliga la banca centrale a investire in criptovalute, ma le conferisce semplicemente la facoltà di farlo. Zheleznyak ha dichiarato:
“Con questo disegno di legge, autorizziamo la Banca Nazionale dell’Ucraina a includere gli asset digitali nelle riserve del Paese. Tuttavia, le decisioni riguardo ai tempi, ai metodi e ai volumi di tale inclusione sono lasciate interamente alla discrezione della Banca Centrale”.
Secondo Zheleznyak, “una gestione appropriata delle riserve crypto aiuterà a rafforzare la stabilità macroeconomica e creerà nuove opportunità per lo sviluppo dell’economia digitale”.
Durante una discussione video con Kirill Khomyakov, responsabile regionale di Binance per l’Europa centrale e orientale, Zheleznyak ha evidenziato il crescente interesse internazionale per le criptovalute come asset di riserva, citando Paesi come Stati Uniti, El Salvador, Svizzera e Brasile come esempi di giurisdizioni che si stanno muovendo verso riserve strategiche di bitcoin.
Il disegno di legge è stato sottoposto al Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ed è ora in attesa di ulteriori considerazioni. Se approvato, l’Ucraina potrebbe diventare il primo Paese europeo a detenere ufficialmente bitcoin come asset statale.