Jimmy Song, sviluppatore di Bitcoin, ha espresso scetticismo verso il protocollo Ordinals, paragonandolo alle ordinarie truffe delle altcoin avvenute nel corso degli ultimi anni.
In un post su X, lo sviluppatore Jimmy Song sostiene che il protocollo Ordinals sia essenzialmente una truffa uguale a quella delle altcoin, che sfrutta il marchio di Bitcoin per ingannare le persone. Facendo leva sulla rete Bitcoin e adottando la narrativa della “sound money” e della sovranità individuale associate a Bitcoin, il protocollo Ordinals può sembrare un progetto legittimo e credibile.
“Ecco perché gli ordinals e i BRC-20 stanno diventando sempre più popolari. C’è poco margine per sfuggire all’appellativo di “shitcoin” lanciando un token su Ethereum o Solana ora. Il divario tra Bitcoin e le altcoin è troppo ampio e superare quel baratro, per truffare i principianti, è diventato molto più difficile. Ma lanciando un token su Bitcoin, ora c’è molto più spazio per la confusione. Possono affermare di sostenere Bitcoin attraverso le commissioni mentre conducono la stessa truffa. Sta cambiando nomi e travestimenti per non farsi scoprire. Questo è come il venditore di olio di serpente che lascia una città per ingannare un mucchio di ingenui nella città successiva.”
Il dibattito sul protocollo Ordinals
Nonostante l’approccio di Song, altri utenti hanno una visione differente sul protocollo Ordinals. Le recenti preoccupazioni sulla congestione della rete, sulle limitazioni del blockspace e sulle crescenti commissioni di transazione hanno aperto il dibattito attorno all’argomento e hanno evidenziato una divisione all’interno della comunità Bitcoin. Una parte della community vede Ordinals, Inscription e BRC-20 come spam e considera questi progetti un attacco alla rete Bitcoin. Un’altra parte degli utenti ritiene che siano transazioni valide dato che rispettano le regole del protocollo Bitcoin, sostenendo che una rete permissionless debba essere aperta a nuovi sviluppi e casi d’uso.